La Shoah delle Pallottole

“La Shoah delle Pallottole”: l’attività degli Einsatzgruppen e dei collaborazionisti dell’Europa Orientale

Tipologia

Altro

Anno

2022/2023

Descrizione

31/ 01/2023: al liceo Caterina ‘Percoto’ si è tenuta un'importante e toccante conferenza con il relatore Claudio Giachin - ex docente del Liceo classico ‘Stellini’ - che ci ha fatto compiere un tuffo nel passato per raccontarci una parte di storia tanto raccapricciante quanto poco nota.

L’interessante conferenza prende il nome di “La Shoah delle pallottole, ovvero l’attività degli Einsatzgruppen e dei collaborazionisti nell’Europa orientale”.

Sono stati i nazisti i responsabili della Shoah: nel portare a compimento la loro opera, i nazisti si sono avvalsi in realtà del contributo dei collaborazionisti ucraini, lituani, lettoni, bielorussi, facilitati dal diffuso antisemitismo presente in Europa. Il fenomeno di discriminazione e sterminio antisemita è “l’apice di un processo di odio razziale perdurato nei secoli, che ha coinvolto su larga scala i Paesi dell’Europa orientale”.

Dalla Russia alla Bielorussia, passando per l’Ucraina, fino a solcare i territori dei paesi baltici, solo la paura accompagnava i passi di viaggiatori sventurati, la cui unica colpa era quella di riconoscere in sé una identità negata dagli altri.

Per citare un esempio e rendere partecipi delle parole del relatore, vorremmo accennare alla strage avvenuta ad Odessa durante il secondo conflitto mondiale, che ha visto la morte atroce di migliaia di ebrei sotto i colpi dei fucili rumeni e in parte dei nazisti. La Romania era alleata della Germania e ha eliminato gli ebrei in piena autonomia, con la motivazione di un forte antisemitismo, ormai radicato nella storia.

In termini di cifre, si contavano all’inizio del ‘900 circa 5 milioni di ebrei, con la conseguente presenza di sinagoghe e luoghi di culto ad arricchire e impreziosire le strade e le città. Ebbene, al termine del 1946 le radici ebraiche furono estirpate dalla collettività.

Come preannunciato, questo è il risultato di anni di discriminazioni avvenute strumentalizzando civili e lavoratori ad opera delle autorità. 

Un sintomo della realtà malata che le cariche politiche alimentavano era ciò che si definisce la “brutalizzazione”, termine coniato dallo psicologo americano Lonnie Athens, secondo cui il processo di “socializzazione violenta” avviene in 4 fasi: 1) brutalizzazione; 2) belligeranza; 3) condotta violenta; 4) virulenza. Athens  teorizzò un incremento del disprezzo verso la comunità ebraica, cui venivano negati i diritti, colpevolizzando le dinamiche politiche presenti nei ranghi più elevati della governance.

In conclusione, una significativa frase sul tema della memoria della senatrice Liliana Segre, sopravvissuta al campo di concentramento di Auschwitz: 

Coltivare la memoria è ancora oggi un vaccino prezioso contro l’indifferenza e ci aiuta, in un mondo così pieno di ingiustizia e sofferenze, a ricordare che ciascuno di noi ha una coscienza e la può usare”.

Cogliamo l’opportunità per lanciare un invito a studentesse e studenti che leggono questo scritto, curiosi di conoscere il contenuto di queste righe, a non lasciare che il passato resti un quadro incorniciato e appeso al muro, coperto da un telo a prendere polvere e portato alla luce una volta l'anno per tradizione, ma sia un’opera da mostrare, aperta al pubblico, e di cui ogni giorno possiamo apprezzare le sfumature, cogliere i significati nascosti e percepire l’importanza.

La storia vive in noi ogni giorno… 

Martina Bello e Assunta Casanova 4BU

Stato

Presentato

Inizio

2023-01-31

Fine

2023-01-31

Obiettivi

Al liceo Caterina ‘Percoto’ si è tenuta un'importante e toccante conferenza con il relatore Claudio Giachin - ex docente del Liceo classico ‘Stellini’ - che ci ha fatto compiere un tuffo nel passato per raccontarci una parte di storia tanto raccapricciante quanto poco nota, ovvero l’attività degli Einsatzgruppen e dei collaborazionisti nell’Europa orientale.

Luogo

Liceo "Caterina Percoto" - Sede centrale

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