La storia
L'I.S.I.S. "Caterina Percoto" è nato come Istituto Magistrale: in seguito alle riforme intervenute negli ultimi anni, la denominazione 'magistrale' è scomparsa dalla definizione della scuola, che si è riconfigurata nei diversi indirizzi - Liceo delle Scienze Umane e Liceo Economico Sociale, Liceo Linguistico e Liceo Musicale -, ed è rimasta solo nella scritta presente all'ingresso.
Fu nel 1866, subito dopo l'annessione all'Italia, che il comune di Udine organizzò un 'Corso di lezioni di metodo e cultura' per far ottenere in un solo anno la patente di maestro/a elementare di grado inferiore ad una ventina di insegnanti non fornite di titolo di abilitazione. Era il primo passo dell'intensa ed efficace opera delle autorità udinesi per avere una scuola governativa che preparasse maestri e maestre elementari a sconfiggere l'analfabetismo molto diffuso anche in Friuli.
Negli anni successivi, il'Corso magistrale' andò configurandosi come vera e propria 'Scuola Normale' (cosi si chiamavano allora le magistrali) secondo gli ordinamenti nazionali. A partire dal 1880, dopo una serie di lunghe ispezioni, con un decreto ministeriale del 20 marzo 1884 la 'Scuola Normale' di Udine veniva ufficialmente dichiarata 'regia', cioè Statale. Da allora fino alla Riforma Gentile del 1923 la scuola, ordinata in un corso complementare triennale seguito da un corso normale triennale, vide continuamente crescere il numero dei suoi allievi e delle sue allieve: dai 204 nel 1890 si passò ai 372 nel 1910 a ben 621 nel 1916. I/le diplomati/e nel 1917 furono 66 che andarono a coprire gran pane della domanda di insegnamento primario delle attuali province di Udine e Pordenone. Intanto nel 1891 la scuola era stata intitolata a Caterina Percoto.
Col riordinamento gentiliano il corso di studi divenne settennale con un corso inferiore quadriennale seguito da uno superiore triennale, ma con l'istituzione di nuovi tipi di scuola la frequenza subisce un ridimensionamento numerico (227 nel 1927, 315 nel 1933, 502 nel 1939).
Dopo una prima riforma (1940), dopo le vicissitudini della guerra e un ulteriore ritocco dell'ordinamento (1945) l'Istituto Magistrale, divenuto quadriennale, riprende il suo ritmo di ascesa raggiungendo nel 1970 le 828 unità. Fino agli anni '60 la disciplina era rigida e severa: era d'obbligo il grembiule nero con colletto bianco e il saluto agli/alle insegnanti doveva essere accompagnato da un cenno del capo.
A partire dall'anno scolastico 1969/70 viene istituito un corso integrativo annuale aggiuntivo a quattro normali, il superamento del quale permette di accedere a tutti i corsi di laurea. Nel 1972 avviene il trasferimento nell'attuale sede di via Pier Silverio Leicht. Nel 1984 viene celebrato solennemente il centenario della nascita dell'Istituto con una serie d manifestazioni: nell'Aula Magna si tengono quattro 'lezioni' di docenti universitari sull'opera di Caterina Percoto, segue una tavola rotonda sui problemi degli Istituti Magistrali in Italia e un concerto vocale strumentale curato dalla professoressa Bianca Cozzutti affidato alle interpretazioni di allievi/e ed ex allievi/e.
Intanto negli anni '80 erano cominciate a diminuire le iscrizioni e infatti nell'anno scolastico 1990/91 il numero degli/delle allievi/e scende a 674. Così proprio nel 1991/92 vengono introdotti due indirizzi sperimentali quinquennali: linguistico e pedagogico-sociale. Nell'anno 1995/96 si avviano, in sostituzione delle sperimentazioni autonome, i progetti sperimentali secondo la circolare ministeriale 27/91.
Nell'anno scolastico 1998/99 il Ministero autorizza l'avvio del 'Liceo delle Scienze Sociali' e l'anno successivo viene autorizzata la modifica del quadro orario.