Viaggio di istruzione a Pradis

Viaggio di istruzione a Pradis: un’esperienza a tutto tondo tra socialita’ e scoperta delle ricchezze delle Prealpi Carniche

Tipologia

Altro

Anno

2022/2023

Descrizione

17/04

Il pomeriggio del 17 aprile del 2023 è stato avviato con la trascrizione, su un cartellone, di una serie di parole chiave che avevano lo scopo di descrivere le nostre aspettative sulla gita d’istruzione. Di seguito la psicologa, Martina Tosoratti, ha domandato ad ognuno di noi di descrivere il nostro stato d’animo attuale tramite un colore, che avrebbe dovuto riconsiderare alla fine della gita per verificare se era cambiato o rimasto invariato. Le attività di socializzazione sono poi proseguite con il gioco del gomitolo che consisteva nel passare un gomitolo di lana a ciascuno di noi da una parte all’altra del cerchio; una volta ricevuto, tenendone un capo, bisognava descrivere quello che avremmo voluto essere tramite le caratteristiche di un animale a nostra scelta. Finito il gioco si è andata a creare una ragnatela al centro del cerchio. L’attività aveva lo scopo di creare una rete di relazioni e di farci capire che siamo tutt* sullo stesso piano nonostante le caratteristiche specifiche che ci contraddistinguono. Infine, come ultima attività all’aria aperta, ognuno di noi ha presentato ai compagni e alle compagne l’oggetto che più lo rappresenta, spiegando il significato celato dietro ad esso. Gli oggetti che abbiamo portato da casa dovevano descrivere qualcosa che ricordava la nostra infanzia, una nostra passione tipo uno sport o un nostro interesse. Successivamente, dopo una breve pausa, ci siamo recati all’intero per continuare il progetto di relazioni. Tramite un foglio bianco, che abbiamo attaccato ognuno sulla schiena, tutt* avevamo l’opportunità di scrivere dei commenti positivi sulle compagne e sui compagni di classe in maniera anonima. Finito il tempo a disposizione abbiamo letto ciò che gli altri e le altre pensavano di noi. Concluso questo laboratorio abbiamo preso 4 appuntamenti con 4 persone diverse. Al primo appuntamento bisognava parlare con chi si stima, guardandosi negli occhi per due minuti; al secondo bisognava prendere appuntamento con una persona con cui non si parla molto e raccontare una propria passione; al terzo appuntamento poi si doveva mimare a vicenda la propria giornata con qualcuno con cui pensavamo di non avere nulla in comune; infine come ultimo appuntamento bisognava raccontare al compagno, con cui si desiderava uscire per una serata, un proprio ricordo legato all’infanzia. A conclusione di giornata ci hanno raggiunto alcuni professori con cui abbiamo giocato a dixit, con lo scopo di descrivere tramite una carta i cambiamenti che si erano ottenuti dopo tutte le attività svolte. A turno ognuno prendeva una carta e descriveva il significato che aveva quest’ultima; le carte rappresentavano delle immagini scollegate e noi ragazze e ragazzi avevamo il compito di interpretarle.

18/04

Durante la mattinata abbiamo concluso il progetto proposto dall’educatrice Martina Tosoratti. La prima attività è consistita nel camminare liberamente nello spazio di una stanza scambiando interazioni fisiche e verbali a vicenda. Essa ha avuto un percorso graduale iniziato dal non considerarsi affatto e conclusosi con l’abbracciarsi quando ci si incrociava; nella fase intermedia ci sono state interazioni quali guardarsi negli occhi, toccarsi con il gomito, scambiarsi una stretta di mano e salutarsi come degli amici e amiche che non si vedevano da tanto tempo.  In seguito, all’aperto, ci siamo divisi a coppie e abbiamo fatto un gioco per fidarsi dell’altr*, dove a turno bisognava bendare il compagno o la compagna e condurl* per mano in giro nello spazio circostante. Considerato che il tema del gioco era la fiducia, una volta rientrati abbiamo scritto la nostra definizione personale di fiducia, condividendola e scrivendo su un cartellone le parole-chiave che erano emerse da ciascun pensiero. Ne è nato un testo creativo, realizzato a scuola con la prof.ssa Tucci, che riportiamo a chiusura dell’articolo. Infine, prima di salutare e ringraziare Martina, abbiamo fatto il gioco dello scultore divisi in gruppi da tre. Lo scultore veniva bendato e, utilizzando il tatto, doveva cercare di riprodurre sul/la terzo/a compagno/a, che rappresentava la pietra da scolpire, la posizione assunta dal compagno o dalla compagna che ricopriva il ruolo di statua. Nel pomeriggio, invece, abbiamo svolto delle attività al “Museo della Grotta” con la guida, Eleonora De Nardo. Abbiamo fatto una simulazione dello scavo archeologico, raccogliendo e registrando i reperti nascosti in delle porzioni di terra e successivamente siamo entrati nel museo, dove abbiamo potuto ammirare svariati reperti preistorici ed ascoltarne le diverse storie. Come ultima cosa, per completare la spiegazione, siamo andati a vedere la piccola “Grotta del Clusantin”, sede di una campagna di scavi dell’Università di Ferrara, che era poco distante da noi.  Prima di cena, un gruppo è andato con le insegnanti nella borgata Ominuts per vedere le “capre da cashmere” e grazie al padrone abbiamo potuto scoprire le loro abitudini e i metodi di lavorazione di questo prezioso materiale.  Alla sera, dopo questa lunga giornata, abbiamo visto il film “Freedom Writers” consigliato dall’educatrice Martina, il quale esalta il valore dei rapporti umani all’interno del contesto scolastico. 

19/04

Nella mattinata del terzo giorno ci siamo incamminati verso la chiesa di San Giacomo di Clauzetto dove ci aspettava il prof. Claudio D’Agostini che ci ha spiegato la “storia dei borghi” che comprendono il comune di Clauzetto. Successivamente ci ha condotti alla “Pieve di San Martino D’Asio” costruita nel IX secolo e nella quale siamo entrati dopo una spiegazione dettagliata sulla storia della zona e della chiesa stessa, che è la più antica presente nel comune. All’interno abbiamo preso posto ammirando il grande altare scolpito dall’ artista svizzero Giovanni Antonio Pilacorte da Carona. Proseguendo, il prof. D’Agostini con il supporto di una presentazione ci ha fatto una descrizione precisa sui diversi Santi scolpiti nell’altare fornendoci informazioni sulle leggende legate ad essi e analizzando gli attributi, ossia gli oggetti che li caratterizzano maggiormente, e specificando che la gran parte delle chiese prendono il nome da alcuni dei santi, come per esempio la Pieve di San Martino D’Asio.  Al termine dell’esposizione siamo uscit* dalla chiesa e abbiamo svolto un’attività compilando delle schede inerenti ai Santi (una sorta di quiz). Una volta conclusa l’attività a San Martino, dopo un pranzo ristoratore, ci siamo dirett* alle “Grotte Verdi di Pradis” che abbiamo visitato con la presenza di una guida, Vinicio Simonutti, il quale ci ha fornito ulteriori spiegazioni sulla loro formazione dovuta in gran parte alla corrosione carsica e all’emersione dal mare dei calcari. Anche Vinicio Simonutti, come altre guide, ci ha raccontato le diverse leggende che riguardano il posto. 

Alla fine della visita siamo rientrati nella canonica dove abbiamo riordinato le ultime cose e ci siamo messi in viaggio per ritornare in città a Udine.

Il risultato di questa esperienza ha avuto un riscontro positivo in ognuno di noi. Tramite le attività che ci sono state proposte, abbiamo avuto l’opportunità di conoscerci meglio e di instaurare dei legami più profondi sia con i compagni e le compagne che già conoscevamo bene sia con le compagne e i compagni con i quali non avevamo un particolare rapporto. 

L’obiettivo prefissato era la socializzazione tra di noi e pensiamo di essere riuscit* ad avviare un percorso di relazioni umane che speriamo si consolidi in classe.

L’ambiente circostante, immerso nella natura, ha contribuito a farci avvicinare e così pure le mansioni domestiche, che hanno comportato l’impegno e la collaborazione di tutt*, poiché erano un nostro compito. Da ciò che è emerso dopo i ringraziamenti fatti alla psicologa, abbiamo notato che tutt* si sono impegnati nel mettersi in gioco e hanno apprezzato l’aiuto di una figura esterna. 

Oltre ad essere stata un’esperienza formativa, è stata anche un’esperienza divertente, che ci ha permesso di portare a casa dei bei ricordi e la voglia di conoscerci sempre di più.

Le ragazze e i ragazzi della 2BU 2022/203

Clicca i link sottostanti per vedere le foto del viaggio.


Cambiamenti tra i Monti

 

Andando a Pradis con calma dormendo,

un viaggio spento, silenzio tremendo;

certezza alcuna,

ci affidavamo alla fortuna.

Ci dissero “lasciatevi trasportare

e dal giudizio altrui non fatevi influenzare”.

 

Fummo guidati

non sapendo ancora che saremmo stati ricompensati

e dall’impegno donato

il disegno fu pian piano rivelato.

In una casa sicura entrammo

con uno scudo per aumentare il nostro coraggio.

 

Ma alla fine tutti insieme, tra le stesse mura,

riuscimmo a togliere l’armatura;

senza pensare iniziammo a sperimentare

impegnandoci a comprendere gli altri, ma senza giudicare;

e dal semplice intuire

iniziammo a credere in un cambiamento possibile.

 

Tra passaggi con il pallone,

partite a carte e pranzi al sole,

così scorrevano le nostre ore

fino a quando dopo l’ora del tè

arrivò il momento di ripartire e beh…

qualcosa di nuovo ora c’è.

Stato

Presentato

Inizio

2023-04-17

Fine

2023-04-19

Obiettivi

La classe 2BU, accompagnata dalle prof.sse Paola D'Agostini e Maria Luisa Stroppolo, con la collaborazione di Martina Tosoratti, tutor della classe ‘Rondine’ e'stata protagonista di un viaggio di istruzione di tre giorni, caratterizzato da attività e workshop di tipo esperienziale.

Luogo

Liceo "Caterina Percoto" - Sede centrale

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