Concorso ARDIS FVG "Voltarsi indietro per andare avanti"

Concorso ARDIS FVG

Leggiamo il bel resoconto delle studentesse vincitrici del Concorso "Voltarsi indietro per andare avanti": artefici di uno dei progetti vincitori del primo bando "Internazionalizzazione – contributi per soggiorni studio all’estero", promosso dalla Fondazione Pietro Pittini in collaborazione con ARDiS e la Regione Friuli Venezia Giulia, sono state Susan Cortolezzis, Valentina Crestani e Alice Tabacco. La cerimonia di premiazione si è tenuta il 6 giugno 2023 nell'Aula Magna dell' ISIS "Bonaldo Stringher" di Udine.

" 'Voltarsi indietro per andare avanti' è il nome del progetto che ci ha reso partecipi e vincitrici del bando di internazionalizzazione promosso dalla fondazione Pietro Pittini, in collaborazione con ARDIS FVG.  È stato un percorso affascinante che ci ha permesso di esplorare le vie della storia e del futuro di un piccolo paese dell'area pedemontana pordenonese, Travesio.

Non abbiamo mai smesso di credere nel nostro elaborato: per noi è stata un'occasione per dimostrare soprattutto il grande potenziale che Travesio possiede, nonostante fossimo consapevoli della difficoltà di rientrare tra i premiati per l'estensione del bando all'intera regione. 

Un paesino come Travesio, di circa 1800 abitanti, ci ha portato, però, a vincere un soggiorno-studio di due settimane nella destinazione da noi scelta, ovvero Monaco di Baviera, una vera e propria metropoli di più di un milione di abitanti.

Tutto è cominciato con un articolo di giornale che ci ha presentato la possibilità di partecipare a questo progetto. Ci siamo subito prodigate per non perdere una tale occasione, anche se il tempo a disposizione era poco. Dopo qualche piccola esitazione abbiamo optato per Travesio come comune di residenza da descrivere tra dieci anni secondo il nostro punto di vista, come veniva richiesto dalla consegna.

In Travesio, paese in cui abita una di noi, abbiamo visto quel potenziale che in molti, purtroppo, ancora sottovalutano.

Come ci è stato indicato, abbiamo elaborato una presentazione di dieci slide e un video di tre minuti, nei quali abbiamo avanzato i nostri suggerimenti per Travesio e le quattro frazioni che lo compongono: Molevana, Zancan, Toppo e Usago, al fine di riportare questo comune ad essere un vero e proprio crocevia per la pedemontana pordenonese.

Nelle nostre proposte future abbiamo cercato di dare un'impronta rivolta al turismo e alla creazione di nuovi posti di lavoro, affinché i giovani possano restare nel territorio, ma anche e soprattutto all'ambiente. Quello che volevamo sottolineare è il fatto che non abbiamo mai avuto intenzione di presentare innovazioni o costruzioni completamente nuove e moderne che prevedessero di sconvolgere l'intero ambiente, anzi, le nostre proposte partono da Travesio, dalla sua storia, hanno origine da qualcosa che già esiste e che necessita solo di piccole modifiche, tese a migliorare la qualità della vita dei cittadini e del paese stesso.

Per noi, ancora più importante, era mantenere un legame con il passato, quindi, riscoprire o per meglio dire, riportare alla luce antichi mestieri e botteghe caratteristiche di Travesio.

Come abbiamo evidenziato nella nostra presentazione, fra dieci anni, ci piacerebbe ritrovare il senso di appartenenza e d'identità di questo paese, dove le diverse generazioni possano interagire tra loro per renderlo un luogo speciale e rivedere quei momenti di socialità che un tempo erano invece la quotidianità.

Tra dieci anni ci piacerebbe che Travesio diventi un luogo di traino per i paesi limitrofi in un’ottica di sviluppo dell'intera Val Cosa. 

Abbiamo atteso a lungo, impazienti di conoscere l'esito, fino a quando abbiamo ricevuto la risposta mentre eravamo in classe insieme ai nostri compagni e alle nostre compagne... Il nostro coordinatore di classe, nonché referente della scuola per il progetto, ci diede la notizia e per noi fu una sorpresa incredibile!

Successivamente abbiamo partecipato alla cerimonia di premiazione che si è tenuta presso l’istituto Bonaldo Stringher di Udine, dove abbiamo presentato il nostro progetto agli altri vincitori e vincitrici, ai vari sindaci (tra cui la sindaca di Travesio) e alle altre persone presenti. È stato un momento importante che abbiamo potuto vivere tutte e tre insieme, anche con le nostre famiglie, i nostri insegnanti e le nostre insegnanti, amiche e amici!

Le destinazioni previste per questo soggiorno-studio erano due e molto diverse tra loro: Malta, dove avremmo potuto praticare la lingua inglese e Monaco di Baviera, dove invece avremmo potuto prendere dimestichezza con il tedesco. La nostra decisione finale è ricaduta sulla seconda meta, in quanto ci sembrava una sfida per noi stesse molto più stimolante e particolare. A viaggio fatto possiamo confermare che la nostra scelta è stata più che azzeccata!!

L'esperienza si è infatti rivelata incredibile ma forse è meglio raccontarvela per crederci.

Siamo quindi partite alla volta di Monaco di Baviera, valigie alla mano, qualche piccola titubanza per quello che ci avrebbe atteso ma con una grande curiosità, questa voglia di conoscere e di metterci alla prova che non ci ha abbandonato per tutta la durata del soggiorno. Ancora non sapevamo che questo viaggio ci avrebbe regalato tanti bei ricordi da condividere, nuove amicizie e diverse nuove conoscenze di lingua tedesca apprese.

Per alcune di noi era il primo viaggio in aereo e anche il primo per un periodo così lungo lontano da casa. Nonostante ciò non ci siamo fatte intimorire, anzi, ci siamo divertite e il tempo è volato e nemmeno ce ne siamo rese conto.

Durante queste due settimane abbiamo cercato di immergerci il più possibile nella cultura e tradizione locale, visitando anche la maggior parte delle attrazioni per non farci mancare nulla. Purtroppo però non siamo riuscite a vederle tutte, sono troppe!!

Abbiamo preso dimestichezza con i mezzi di trasporto locali, dopo alcune disavventure, che ci hanno comunque reso più indipendenti. Abbiamo conosciuto molte persone provenienti da tutto il mondo (Ecuador, Costa Rica, Svizzera, America, Messico, Spagna e così via), in questo modo abbiamo potuto interagire anche nelle altre lingue da noi studiate, oltre al tedesco, come l'inglese, il francese e ovviamente l'italiano. È stato un vero e proprio scambio culturale che ci ha sicuramente arricchito. Abbiamo poi visitato molti musei, residenze, laghi e parchi, giocato a bowling, assaggiato cibo tipico e molto altro ancora!  Abbiamo sperimentato compleanni tedeschi, barbecue nei grandi parchi di Monaco e anche i famosi Biergarten, dove abbiamo potuto assaggiare qualche sorso della gustosa birra bavarese. Abbiamo camminato tra le vie di città universitarie come Augusta e in particolare, un posto che ci rimarrà nel cuore, è stato il campo di concentramento di Dachau, che abbiamo visitato in una calda domenica.

Ovviamente, abbiamo partecipato a tutte le lezioni previste, conversando ed interagendo in lingua tedesca, apprendendo nuovi vocaboli e nozioni che sicuramente ci saranno d'aiuto. E ci siamo trovate bene con tutto il personale della scuola, con cui abbiamo stretto amicizia: persone sempre gentili con noi e pronte ad aiutarci ad inserirci e a muoverci a Monaco.

Abbiamo passato molto tempo anche assieme alla nostra famiglia ospitante e cucinato per loro una buona pizza, mangiata in giardino tutti assieme in una bella sera di giugno! A proposito della famiglia, qualche informazione in più: è numerosissima e comprende la madre, il padre, la nonna con la signora che l'assiste, cinque figli (ma non sempre erano tutti a casa), una ragazza austriaca che vive con loro (che parla anche l'italiano per le sue origini), un simpatico cagnolino di nome Rhumy e l’ultima settimana si è aggiunto a noi anche un ragazzino francese, parente della famiglia, che viveva un’esperienza simile alla nostra.

Alloggiavamo tutti in questa fantastica ed enorme dimora, tinta di rosa, in questo piccolo paese collocato alla periferia di Monaco, chiamata Zone M.

Inizialmente è stato difficile ambientarsi alla nuova casa e alle persone che avevamo intorno, ma con il passare del tempo è diventato tutto sempre più semplice e più familiare! Abbiamo legato con loro e si sono sempre dimostrati disponibili, generosi e comprensivi. Ogni volta che trovavamo delle difficoltà nell’esprimerci o nel capire ciò che loro cercavano di dirci, ci hanno sempre aiutato, suggerendoci delle parole o anche correggendoci quando ce n'era bisogno.

Siamo state veramente fortunate a trovare una famiglia come la loro, sempre attenti alle nostre esigenze e senza mai farci sentire a disagio.

Purtroppo, però, come tutte le belle esperienze anche le nostre due settimane erano giunte al termine e a malincuore siamo dovute ripartire.

È stato un viaggio breve ma intenso.  Saremmo rimaste volentieri dell’altro tempo, per migliorare il nostro tedesco ma anche per stringere ancora di più il legame creato con la famiglia, per conoscere nuove persone e visitare tutto ciò che non abbiamo avuto occasione di vedere in questa bellissima e grandissima Monaco!

Oltre a ciò, ci faceva piacere sottolineare qualcosa per noi importante ovvero la nostra convivenza, per noi è stato il nostro primo viaggio tutte e tre insieme.

Grazie a questa esperienza abbiamo potuto rafforzare ulteriormente la nostra amicizia e sentirci più unite l’una all’altra.

Dobbiamo essere sincere, ci sono stati momenti più difficili caratterizzati da qualche incomprensione dovuti ai nostri caratteri comunque diversi. Questi sono stati presto superati da quei momenti spettacolari che abbiamo creato insieme in queste due settimane ed è stato bello per questo, un'avventura per noi.

Quest'esperienza ci ha arricchito sotto ogni punto di vista, ci ha rese più indipendenti, più sicure di noi stesse e delle nostre capacità, non ci siamo lasciate intimorire dalla lingua anzi ci siamo messe alla prova. Abbiamo commesso naturalmente degli errori ma abbiamo imparato da questi, consolidando le nostre conoscenze, già apprese a scuola, migliorandole. Due settimane sono poche per imparare una lingua ma comunque utili per renderci consapevoli di cosa significhi studiare per un periodo all'estero.

Questo ci ha permesso di avere una visione più aperta anche a nuove possibilità in futuro.

Abbiamo avuto la fortuna di soggiornare in una città pulita, ordinata, sicura e splendida come Monaco, circondate da persone altrettanto accoglienti e disponibili. Non potremmo che consigliare ai nostri coetanei di partecipare ad esperienze simili, ancora meglio se sono amanti della lingua tedesca.

Al rientro, dopo qualche giorno, una di noi è stata contattata da RAI radio FVG per partecipare ad una trasmissione radiofonica per raccontare l'intera iniziativa e l'esperienza vissuta, insieme ai promotori e sostenitori del progetto.

Per concludere ci tenevamo a ringraziare la Fondazione Pietro Pittini e ARDIS FVG che ci hanno offerto questa magnifica opportunità ma anche per averci permesso di esprimere la nostra creatività nell'avanzare proposte per il futuro per i nostri paesi.

Ringraziamo tutti coloro che hanno collaborato con noi alla realizzazione del progetto e che ci hanno sostenuto: le nostre famiglie, la scuola, i nostri compagni e le nostre compagne di classe. In particolare ringraziamo il nostro coordinatore di classe Giovanni Luca D'Este e la nostra professoressa di tedesco Roberta Crispino, che ci hanno seguito assiduamente in questo percorso e festeggiato con noi la vincita!!"

 "L'addio non è una possibilità"

 Susan Cortolezzis, Valentina Crestani e Alice Tabacco

Concorso ARDIS FVG 2023

Concorso ARDIS FVG 2023     Concorso ARDIS FVG 2023

 

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